Sull’altopiano del Malawi centrale si trova l’area di arte rupestre di Chongoni, dichiarata Patrimonio dell’Umanità Unesco, si tratta di 127 siti che rappresentano la più ricca concentrazione di arte rupestre dell’Africa centrale.
L’area che copre una superficie di 126 chilometri quadrati, contribuisce con i suoi dipinti a far luce sulla tradizione relativamente scarsa dell’arte rupestre dei contadini, così come i dipinti dei cacciatori-raccoglitori BaTwa che abitavano l’area dalla tarda età della pietra.
Gli agricoltori Chewa, i cui antenati vivevano nell’area dalla prima età del ferro, praticarono la pittura rupestre fino al XX secolo; i simboli nell’arte rupestre, che sono fortemente associati alle donne, hanno ancora rilevanza culturale tra i Chewa e i siti sono associati a cerimonie e rituali.
Il popolo Chewa è di origine Bantu, originaria del Congo, e si stabilì nella parte centrale del Malawi.
L’arte rupestre dei siti Chongoni registra la storia culturale e le tradizioni dei popoli dell’altopiano del Malawi: il passaggio da uno stile di vita di foraggiamento alla produzione alimentare, la successiva invasione Ngoni del popolo Chewa e l’avvento dell’uomo bianco.
I dipinti raffigurano anche simboli significativi durante le cerimonie di iniziazione e le pratiche rituali.
Le pareti di molti ripari rocciosi mostrano la presenza di dipinti realizzati con forme come ovali, cerchi, file di punti, forme simili a serpenti e disegni di animali e tutte sono delineate in bianco e talvolta ricoperte di punti neri o bianchi; questi dipinti sono legati a una delle cerimonie più sacre del popolo matriarcale Cheŵa: il Chinamwali, la cerimonia di iniziazione delle ragazze.
Le ragazze erano obbligate a partecipare alla cerimonia, di solito dopo il primo ciclo mestruale, per trasformarsi in donne adulte; la cerimonia si sarebbe svolta durante la stagione secca in spazi appartati affinché imparassero come comportarsi secondo il loro nuovo status di donne adulte.
L’anamwali, la vergine in lingua nyanjia, è isolata dal resto della comunità e riceve istruzioni da una namkungwi, ossia l’insegnante principale, di solito una donna anziana.
Ogni anamwali ha anche un phungu, ossia un tutor, che si assicura che l’anamwali impari e comprenda adeguatamente le istruzioni impartite dal namkungwi durante la cerimonia.
Durante la cerimonia vengono insegnati o discussi numerosi problemi di salute delle donne e altri problemi ritenuti necessari per preparare una donna all’età adulta.